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Testi social delle Regioni italiane. Quali sono le più leggibili?

Testi social delle Regioni italiane. Quali sono le più leggibili?

A cura di  Vincenzo Alfano - Università di Napoli Parthenope,  Agapito Emanuele Santangelo - Data analysis strategist

La comunicazione sui social media rappresenta un canale strategico per le istituzioni italiane, in quanto offre un contatto diretto che permette di raggiungere ampie fasce di popolazione con messaggi chiari ed immediati. Inoltre, queste piattaforme hanno il potenziale di facilitare la comprensione delle politiche e degli interventi promossi dalle amministrazioni centrali e locali. Una maggiore leggibilità dei testi pubblicati sui social media, dunque, non solo può migliorare la comprensione dei messaggi istituzionali da parte dei cittadini, ma anche rafforzare la fiducia e il legame con le istituzioni, aumentando l'efficacia complessiva delle politiche pubbliche. In questo articolo ci proponiamo di mostrare alcuni dati sulla qualità di questa comunicazione, in termini di leggibilità, utilizzando un indice statistico che misura tale dimensione.

Premessa

Complessivamente, a gennaio 2025 gli utenti dei social media in Italia erano 42,2 milioni, pari al 71,2% della popolazione totale. Secondo i dati recenti pubblicati nelle risorse di Meta, all'inizio del 2025 Facebook aveva 28,2 milioni di utenti in Italia. Considerando che Facebook limita l'accesso agli utenti di età inferiore ai 13 anni, e assumendo che questa restrizione sia rispettata, il 52,8% del pubblico "idoneo" in Italia utilizza la piattaforma nel 2025. Inoltre, i dati indicano che il 55,7% degli adulti italiani (di età pari o superiore ai 18 anni) utilizza Facebook all'inizio del 2025.

 
Global Web Index 2024
 
Figura 1 Principali utilizzi di internet 2025. Elaborazione dati Global Web Index Q3 2024


Inoltre, secondo i dati del Global Web Index (GWI, Q3 2024), le principali ragioni per cui gli utenti italiani utilizzano internet e i social media sono la ricerca di informazioni (71,5%) e l'aggiornamento su notizie ed eventi (64,7%). Questi dati evidenziano l'importanza, per le istituzioni, di comunicare in modo chiaro e accessibile anche su questi canali più informali. 

 

Indice Gulpease

 

La nostra analisi utilizza l’indice Gulpease, una formula di leggibilità sviluppata nel 1988 dal Gruppo Universitario Linguistico Pedagogico (GULP) presso l'Università di Roma "La Sapienza" e specificamente tarata sulla lingua italiana. La formula considera due variabili linguistiche: la lunghezza delle parole in lettere e la lunghezza delle frasi in termini di numero di parole. I risultati dell'indice variano da 0 a 100, dove valori più alti indicano una maggiore leggibilità. In generale, testi con un indice superiore a 80 sono facilmente comprensibili per chi ha una licenza elementare, mentre quelli con un indice inferiore a 40 possono risultare difficili da leggere anche per chi possiede un diploma superiore. L’indice è utilizzato da accademici in molteplici e diverse applicazioni. Un esempio recente è la proposta di Vincenzo Alfano e Massimo Guarino, nel loro studio pubblicato sull'Italian Economic Journal, intitolato "Why Do You Make Things So Complicated? Understanding the Texts of Regulations During the COVID-19 Pandemic". In questo lavoro, gli autori hanno analizzato la relazione tra la leggibilità dei regolamenti regionali italiani emessi a inizio 2020 per contrastare la diffusione del COVID-19 e la diffusione del virus. Utilizzando l'indice Gulpease, hanno valutato come la complessità dei testi normativi possa influenzare l'efficacia delle misure adottate, evidenziando che una scarsa leggibilità delle regolamentazioni può comportare una significativa riduzione della conformità pubblica alle stesse.

 

Come comunicano le Regioni italiane sui social?

 

Ci si può dunque chiedere, come comunicano le Regioni italiane? La leggibilità dei testi è migliorata nel tempo? Analizzando l’indice dei post sulle pagine Facebook ufficiali istituzionali delle diverse Regioni italiane, emergono delle significative differenze.

 

 

 Media Indice Gulpease per Regione

Figura 2 Media dell'Indice Gulpease per Regione

Il livello medio di leggibilità vede in testa la Valle d'Aosta (78,9) e la Calabria (75,6); queste regioni evidenziano un approccio comunicativo più semplice, con testi che si rivelano mediamente più leggibili. Friuli-Venezia Giulia (56,1) e Molise (53,6), al contrario, evidenziano una comunicazione più complessa e meno intuitiva.

 

Differenza Gulpease

Figura 3 Differenze nell’Indice Gulpease tra il primo e l’ultimo anno disponibile dei post social

Differenza temporale della leggibilità. Da quando Instant Analytics è in grado di monitorare le pagine Facebook delle Regioni (2009), si è assistito a importanti progressi in Sardegna e Basilicata, che hanno registrato una miglioramento complessivo della leggibilità dei post. Al contrario, regioni come la Toscana (-17,5), l'Emilia-Romagna (-16,8) e il Veneto (-16,9) hanno registrato una notevole riduzione della leggibilità nel tempo, rendendo i loro messaggi meno accessibili agli utenti.

Conclusioni

Alla luce di questi risultati, emerge una grande eterogeneità nella chiarezza della comunicazione istituzionale delle Regioni, enti locali omogenei che hanno le stesse funzioni ma che, evidentemente, non comunicano allo stesso modo. Rendere i testi più comprensibili non solo favorisce una migliore informazione e partecipazione dei cittadini, ma contribuisce in modo significativo all'efficacia delle politiche pubbliche. In un contesto in cui gran parte della popolazione utilizza i social media per informarsi e restare aggiornata, puntare sulla chiarezza può rappresentare un importante strumento per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e per rendere il dialogo istituzionale più efficace.

Riferimenti bibliografici

Alfano, V., Guarino, M. (2023). Why Do You Make Things So Complicated? Understending the Texts of Regulations During the COVID-19 Pandemic. Italian Economic Journal, 10(2): 929-955.
 
 

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